Quinto figlio di Carlo di Borbone, duca di Vendôme, e
di Francesca d'Alençon. In seguito alle insistenze della moglie, Eleonora
di Roye, fervente calvinista, nel 1558 si convertì al calvinismo. Nel
1560 venne condannato a morte sotto l'accusa di aver partecipato alla congiura
di Amboise; la scomparsa del re Francesco II fece rimandare l'esecuzione e in
seguito fu dichiarato innocente. Partecipò alle guerre di religione del
1562, 1567 e 1569; combatté da valoroso: fatto prigioniero, venne
fucilato sul campo per ordine del duca d'Angiò (Vendôme,
Loir-et-Cher 1530 - Jarnac 1569).